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Adesioni sciopero 20 novembre

Dal Ministero le solite fake news

Roma 21 novembre 2024 – “Lo sciopero dei medici, dirigenti sanitari e infermieri anche quest’anno per qualcuno ha avuto come unico effetto il solito teatrino dei numeri, con calcoli probabilmente fatti con la stessa calcolatrice che ha già dimostrato di non funzionare”. È questo il commento di Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed, Guido Quici, Presidente della federazione Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, Presidente Nursing Up, alle percentuali di adesione allo sciopero del 20 novembre rese note dal Ministro della salute.
“Non intendiamo cadere, come lo scorso anno, nel solito balletto dei numeri perché anche questa volta non si è tenuto conto che solo 3 sigle sindacali, 2 mediche e 1 infermieristica, hanno dichiarato lo sciopero, che il conteggio del numero di scioperanti è stato fatto su tutto il comparto e non sulle distinte professionalità interessate, che il 25% delle aziende non ha applicato il contingentamento minimo dello sciopero, e che la maggior parte di quelle che lo hanno applicato hanno esonerato d’autorità gran parte degli infermieri ed ostetriche in turno, esonerando dallo sciopero 3 infermieri su 4. Per non parlare delle aziende che hanno avuto il coraggio di esonerare anche il personale degli ambulatori. Inoltre, il Ministro non dice che la grave carenza di medici e infermieri ha costretto tantissimi a lavorare nonostante volessero partecipare allo sciopero e solo per la grave esigenza di coprire le eterne emergenze sanitarie del nostro Paese.

Le 10 ragioni dello sciopero dei medici: dall’assenza di un piano di assunzioni agli illusori aumenti di stipendio

Quici (CIMO-FESMED): «Una presa in giro aumentare di 3 euro le pensioni minime e poi costringere le fasce più povere della popolazione a spendere centinaia di euro per visite ed esami inaccessibili nella sanità pubblica».

Roma, 25 ottobre 2023 - «Ogni anno, puntualmente, la legge di bilancio si rivela una doccia fredda per la sanità pubblica, e quindi per i cittadini e per il personale sanitario. Quello di illudere pazienti e professionisti della salute con mirabolanti promesse per poi ritrovarsi con in mano un piatto di lenticchie è uno sport politico che non siamo più disposti ad accettare. E allo stesso modo risulta una presa in giro aumentare di 3 euro le pensioni minime e poi costringere le fasce più povere della popolazione a spendere centinaia di euro per visite mediche private, analisi, TAC e risonanze magnetiche che risultano inaccessibili nella sanità pubblica» dichiara Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED.

«Il 20 novembre, allora, medici e infermieri sciopereranno e manifesteranno a Roma perché sono stufi di proclami che, puntualmente, non hanno seguito. Fare di tutto per spingere i medici ad abbandonare la sanità pubblica rappresenta un inaccettabile voltafaccia, o il frutto di un piano ben preciso volto ad arricchire - sulle spalle dei malati - il privato, le assicurazioni, le cooperative e le multinazionali della salute».

Sono almeno dieci le ragioni che hanno spinto il sindacato a proclamare lo sciopero:

Manifestazione e sciopero 20 novembre

Legge Bilancio deludente per medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti ex legge 43/2006: sciopero nazionale e manifestazione a Roma mercoledì 20 novembre

Roma, 23 ottobre 2024 - Il testo della Legge di Bilancio per il 2025 conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi.

La manovra prevede un aumento dell’indennità di specificità medica sanitaria di 17 euro nette per i medici e 14 euro netti per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro e per il 2026 circa 80 euro, e non va meglio per le altre professioni sanitarie ex legge 43/2006. Peraltro si parla di risorse  legate, per la maggior parte, a un contratto la cui discussione inizierà solo tra almeno due anni, e che arriveranno nelle tasche degli interessati chissà quando.

Insomma in sostanza briciole che offendono l’intera categoria.

I sindacati Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, confermando la manifestazione del 20 Novembre, proclamano lo sciopero nazionale di 24 ore nella stessa giornata di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professioni sanitarie ex legge 43/2006.

Schillaci, arresto in flagranza differita e telecamere negli Ospedali contro la violenza sugli operatori medico-sanitari

Il Presidente Antonio De Falco: ”deterrenti ben accetti ma la questione va approfondita”

Napoli, 18/09/2024 – “Già da anni sosteniamo l’introduzione di telecamere in tutti gli ospedali. La situazione è talmente degenerata che qualsiasi soluzione si voglia utilizzare come deterrente è ben accetta, quindi non possiamo che accogliere con favore anche la previsione dell’arresto in flagranza differita per contrastare l’allarmante fenomeno delle aggressioni al personale medico – sanitario. Tuttavia, la questione  va approfondita”.  A commentare le iniziative del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, contro le violenze sul personale medico - sanitario è Antonio De Falco – Presidente Federazione CIMO-FESMED Campania.

“Negli anni è venuto a mancare il rispetto verso la figura medico – sanitaria ed è aumentata la demotivazione degli operatori sanitari. È necessario ed opportuno interrogarsi sulle motivazioni di queste tendenze per invertirle” afferma il Presidente.  

“Bisogna mettere in campo azioni tese nel tempo a rivalutare la funzione del medico, capendo che il problema di fondo è anche la qualità del servizio sanitario che il personale, oggi, è costretto ad erogare, dopo decenni di tagli al personale, ai posti letto ed alle strutture, conseguenza, probabilmente, di una errata programmazione ed organizzazione del lavoro.  Sono questi i temi su cui interrogarsi per apportare i correttivi necessari, utili a contrastare la violenza ed a restituire dignità e rispetto alla nostra amata professione”. Conclude Antonio De Falco.

Comunicato Stampa Federazione CIMO-FESMED Campania

Violenza sui medici, sit-in all'Ospedale Cardarelli

Lunedì 16 settembre, alle ore 11, presso lo scalone del Cardarelli, si terrà un sit-in dei medici napoletani per dire: “ora basta!"

La dirigenza medica e sanitaria si troverà unita ai piedi dello scalone monumentale del Cardarelli di Napoli per dire basta aggressioni e lanciare un messaggio forte al Governo in vista della prossima Legge di bilancio affinché si trovino le risorse per il personale e per implementare sistemi che servano da argine un problema ormai insostenibile e dilagante.

La manifestazione, organizzata dall’ANAAO ASSOMED e dalla Federazione CIMO FESMED Campania, si terrà lunedì (ore 11.00) in concomitanza con la protesta che verrà messa in atto a Foggia a seguito dell’escalation di aggressioni. “Noi medici saremo tutti la, sarebbe bello se a noi si unissero anche quei cittadini che comprendono quanto è importante difendere i medici, che sono il cuore del Servizio sanitario nazionale”, dicono i vertici ANAAO ASSOMED E CIMO FESMED della Campania.

Accordo regionale, c'è la firma

È stato firmato oggi, 20 giugno 2024, nella sede della Regione Campania, il confronto regionale sulle linee guida per la contrattazione regionale che comprende anche lo schema per i regolamenti sull'orario di lavoro, relazioni sindacali, affidamento incarichi e loro valutazioni. “È stato un lavoro impegnativo ma adesso, con speditezza, possono avviarsi le contrattazioni aziendali. Un grazie a tutte le sigle sindacali per il loro contributo, anche a quelle che sull'orario di lavoro hanno ritenuto non associarsi”.
È il commento di Antonio De Falco, Presidente Federazione CIMO-FESMED Campania.

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